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Comunicato Stampa: Il sorriso di Roberta per l'UNICEF - Progetto "Bambini in pericolo”

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Ritorna a Milazzo nella nella sala a vetri del Paladiana del Comune di Milazzo, nei giorni che vanno dal 26 al 28 Maggio 2017, la nona edizione di “100 pittori e il sorriso di Roberta”, una mostra collettiva di dipinti di artisti provenienti da più parti del mondo, per permettere all’Associazione Roberta Smedili di raccogliere fondi per il progetto UNICEF “Bambini in pericolo”.

Secondo il rapporto dell’Unicef, 3,6 milioni di bambini in Iraq, un bambino ogni cinque nel paese, sono a grave rischio di morte, di essere feriti, di subire violenze sessuali, sequestri e reclutamenti in gruppi armati.

Un totale di 1.496 bambini sono stati rapiti nel paese nel corso degli ultimi due anni e mezzo, che equivale a 50 bambini rapiti ogni mese; molti sono costretti a combattere o a subire abusi sessuali.

Quasi il 10% dei bambini iracheni – più’ di 1,5 milioni – sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa della violenza dall’inizio del 2014, spesso più volte.

Quasi una scuola su cinque non è utilizzabile a causa dei conflitti e quasi 3,5 milioni di bambini in età scolare sono senza un’istruzione.

L’Unicef ha verificato 122 attacchi alle strutture per l’istruzione e 797 scuole sono state utilizzate come rifugi per gli sfollati.

8,3 milioni di bambini sono stati esposti dal 2014 a grave stress;

975 mila ragazze si sono sposate prima dei 15 anni;

575 mila bambini lavorano;

4,7 milioni di bambini, un terzo di tutti i bambini iracheni, hanno bisogno di aiuti umanitari.

Più di un quarto dei bambini iracheni che nascerà, lo farà senza assistenza medica.

Quasi un quarto dei bambini in Iraq ha ritardi nella crescita.

Un bambino su 25 muore prima del quinto compleanno.

Un milione di bambini sotto i 10 anni di età che ha abbandonato le loro case si trovano ad affrontare una grave carenza di acqua potabile.

Il 25% dei bambini soddisfano le esigenze di avere acqua quotidianamente accedendo a fiumi e torrenti.

L’UNICEF ha lanciato una campagna di finanziamento per proteggere i diritti dei bambini in Iraq.

La somma necessaria per i primi interventi è pari a 100 milioni di dollari.

Con questi soldi l’UNICEF fornirà sostegno psicologico a oltre 100 mila bambini vittime di abusi, acqua pulita a più di 750 mila persone, vaccinazione di 5,6 milioni di bambini contro la polio, supporto a più di 710 mila bambini nell’accesso all’istruzione.


Il sorriso di Roberta per l’UNICEF – Progetto " Bambini in pericolo”

Paladiana del Comune di Milazzo 26 – 28 Maggio 2017

Presentazione mostra
Sala rotonda del Paladiana, 26 Maggio 2017 ore 19,00

Esposizione e vendita dipinti
Sala a vetri del Paladiana 27 – 28 Maggio 2017 - orario 10,00 – 20,00


II Torneo "Bambini contro le mafie", il programma di sabato

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Tutto pronto per la seconda edizione del Torneo “Bambini contro le mafie”, in programma sabato al Palasport per celebrare la memoria delle vittime di tutte le mafie e mantenerne vivi gli ideali, in una giornata di sport e legalità dedicata ai più piccoli. A partire dalle 8.30 avranno inizio le gare, con la partecipazione delle società calcistiche, del volley e di tutte le realtà sportive locali: con lo slogan “Legalità 1 - Mafia 0”, protagonisti del Torneo saranno i “pulcini”, i “primi calci”, i “piccoli amici” delle società calcistiche luciesi Pro Mende e Futsal e della Folgore di Milazzo, insieme alle bambine del “Volley Club del Mela”. 
Dopo la pausa pranzo, interverranno tra gli ospiti i giovani allievi della Palestra “TL Mondo fitness”, con un'esibizione di Zumba Kids a cura dell'istruttore certificato Tino Ruggeri, e gli studenti dell’Istituto comprensivo luciese, che guidati dagli insegnanti prenderanno parte alla manifestazione con poesie, performance e disegni sui valori della giustizia e sugli eroi che li hanno testimoniati. Frasi, cartelloni e bandiere tricolore addobberanno le pareti e i vetri della palestra comunale durante il Torneo, che fornirà ai giovani e giovanissimi sportivi l’occasione per riflettere sul significato della lotta alla mafia e sulla necessità di impegnarsi in prima linea, pensando allo sport come ad una grande metafora di vita. 
Alla giornata hanno aderito lo Juventus Club Doc “Scirea”, il Milan Club “Van Basten” e l’Inter Club “Facchetti”, presenti a Santa Lucia del Mela e insieme per l’occasione all’insegna dei principi di amicizia e sportività che tengono unite le tifoserie al di là dei colori della maglia del cuore. Alle 19.30, al termine delle gare, si terrà la cerimonia di premiazione alla quale interverranno autorità civili e rappresentati delle forze dell’ordine, in un ideale passaggio di testimone tra adulti e bambini sulla necessità dell’impegno per la legalità in tutte le sue forme. Il Torneo, organizzato dall’associazione “Blog del Mela” insieme alle società sportive, chiuderà la Settimana della Legalità patrocinata dal Comune luciese e inaugurata lunedì scorso.

Questo il programma della giornata:

08.30 - 08.55 Futsal S. Lucia (2009/10/11) - Pro Mende (2009/10/11)
09.05 - 09.30 Futsal S. Lucia (2008) - Pro Mende (2008)
09.40 - 10.05 Futsal S. Lucia (2009/10/11) - Folgore (2009/10/11)
10.15 - 10.40 Futsal S. Lucia (2008) - Folgore (2008)
10.50 - 11.15 Pro Mende (2009/10/11) - Folgore (2009/10/11)
11.25 - 11.50 Pro Mende (2008) - Folgore (2008)
12.00 - 12.25 Futsal S. Lucia (2009/10/11) - Pro Mende (2009/10/11)
12.35 - 13.00 Futsal S. Lucia (2008) - Pro Mende (2008)

14.15 - 14.40 Futsal S. Lucia (2009/10/11) - Folgore (2009/10/11)
14.50 - 15.15 Futsal S. Lucia (2008) - Folgore (2008)
15.25 - 16.00 Pro Mende (Pulcini 2006/07) - Futsal S. Lucia (2006/07)
16.10 - 16.35 Pro Mende (2008) - Folgore (2008)
16.45 - 17.10 Pro Mende (2009/10/11) - Folgore (2009/10/11)
17.20 - 18.20 Volley Club del Mela 
18.30 - 19.00 Zumba Kids "Palestra LT Mondo Fitness"
19.00 - 19.30 Poesie a cura dell'Istituto comprensivo di Santa Lucia del Mela
19.30 Cerimonia di premiazione


II Torneo "Bambini contro le mafie" - Le foto

Urbs deliciae nostrae - il video

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E' con immenso piacere che abbiamo l'onore di diffondere attraverso i nostri canali web il video "Urbs deliciae nostrae". Un video questo che riesce a farci emozionare per la bellezza delle immagini panoramiche, grazie alle riprese effettuate con i droni che valorizzano sia le particolarità architettoniche della cittadina, che le bellezze naturali presenti sul territorio. Naturalmente non vengono trascurati ne gli aspetti artistici, ne quelli enogastronomici, insomma un viaggio a tutto tondo inedito sulla cittadina luciese. Questo video vuol essere si un messaggio di promozione turistica, ma anche e forse soprattutto un richiamo a chi questo paese lo vive ogni giorno, affinchè questi luoghi possano essere ancor più protetti e valorizzati. 
Nel complesso un video di buona fattura che vale la pena di vedere, a mio avviso esso non rappresenta un punto di arrivo ma sicuramente un punto di inizio per poter cominciare a parlare seriamente di turismo culturale e non solo di quello enogastronomico, anche se il lavoro da fare è ancora molto. 
Questo lavoro è stato voluto ed ideato da Gianfranco Rappazzo, con l'ausilio del videomaker Francesco Giorgianni, con il patrocinio del Comune di Santa Lucia del Mela attraverso l’assessorato ai Beni Culturali e al Turismo rappresentato dal Dott. Rosario Torre, dall’Associazione messinese di Montreal e anche grazie al sostegno delle attività commerciali presenti sul territorio.(FT)

 


Comunicato stampa del "Comitato cittadini contro inceneritore Mela"

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E’ ORA DI SCENDERE DI NUOVO IN PIAZZA CONTRO L’ INCENERITORE!
PRETENDIAMO IL RISPETTO DELLA VOLONTA’ POPOLARE!
GIOVEDÌ 13 LUGLIO ore 16.30


Il progetto di A2A a Brindisi è stato bocciato grazie al fatto che Comune, Provincia e Regione si sono schierati compatti dalla parte dei cittadini, dando battaglia contro A2A in tutte le sedi sia VIA che AIA.
 L’esatto opposto di quello che sta avvenendo per l’inceneritore A2A a San Filippo del Mela.
Al Comune di San Filippo del Mela ci è sempre stato detto “non preoccupatevi, siamo contro l’inceneritore”. I recenti fatti dimostrano il contrario.
In particolare il Commissario Alfredo Biancuzzoappena insediatosi al Comune ha messo subito le cose in chiaro, dichiarandosi FAVOREVOLE ALL’INCENERITORE.
 Dopo una delibera di consiglio comunale votata all’unanimità contro l’incenerimento, dopo un referendum comunale, a cui hanno partecipato circa 2800 filippesi, che ha segnato la vittoria schiacciante del NO all’inceneritore con il 96% dei voti, dopo che altre migliaia e migliaia di cittadini del comprensorio si sono espressi contro l’inceneritore mediante referendum, manifestazioni e petizioni, la posizione espressa dal Commissario è un chiaro ed inaccettabile insulto alla volontà popolare, alla salute dei cittadini ed al futuro di questo martoriato territorio.
Come se non bastasse, dopo neanche una settimana dal suo insediamento, la posizione del Commissario è già stata formalizzata con l’assenso al Parere della Commissione AIA (il cosiddetto PIC), che è molto favorevole ad A2A. Infatti il PIC è stato approvato nell’ultima Conferenza dei servizi del 19 Giugno, a cui erano presenti il Commissario Alfredo Biancuzzo ed il Presidente del Consiglio comunale Gavino Paulesu.
 Invitiamo tutti i cittadini a scendere in piazza giovedì 13 Luglio alle 16,30 davanti al Municipio di San Filippo del Mela, per pretendere il rispetto della volontà popolare. L’inceneritore non passerà! Gli enti locali devono fare gli interessi dei cittadini che rappresentano, non di A2A!
 Per questo chiediamo con forza che i rappresentanti del Comune di San Filippo del Mela rimedino agli errori compiuti:
  • inviando una nota di disapprovazione e contestazione del Parere Istruttorio Conclusivo (PIC), chiedendone l’indispensabile revisione;
  • formulando finalmente un parere definitivamente contrario nell’ambito della  Valutazione di Impatto Ambientale dell’inceneritore;

  • collaborando con comitati, cittadini e associazioni: non è accettabile che questi ultimi debbano essere lasciati soli a condurre la lotta nell’ambito della procedura VIA-AIA, mentre il comune e le altre amministrazioni coinvolte latitano o addirittura giocano a favore di A2A.


Cimitero comunale, ricorsi al regolamento adottato in aula

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Regolamento per le sepolture nella parte storica del cimitero, arriva il primo ricorso contro lo strumento adottato dall’Amministrazione comunale. A firmarlo è una ditta di marmi operante nel sito luciese, che rileva nel documento numerose contraddizioni e ne chiede la revisione con l’intervento tecnico degli artigiani marmisti: «Abbiamo chiesto più volte di essere resi partecipi prima dell’approvazione del regolamento, in virtù dell’esperienza maturata da tre generazioni, ma non siamo stati mai convocati», affermano i firmatari. Il ricorso contesta l’obbligo all’uso esclusivo di marmi di Carrara e altre varietà pregiate, «facilmente deteriorabili a causa degli agenti atmosferici e delle piogge acide», e il divieto di usare i tradizionali graniti, con la conseguenza di «spese ingenti sia per la realizzazione che per la manutenzione dei monumenti funebri da parte dei cittadini». Vengono inoltre contestati i vincoli relativi ad accessori, sagomature e misure, che, prosegue la ditta, «annientano totalmente la libertà di culto e di espressione personale nella maggior parte del cimitero, in sfregio alla creatività artistica e alle usanze tradizionali». Dopo aver segnalato la presenza di errori e imprecisioni nel regolamento, i firmatari chiedono infine un incontro con l’Amministrazione al fine di proporre tutti i suggerimenti atti a preservare la memoria storica del territorio, includendo la pratica dell’incisione al momento vietata dalle nuove norme, con l’auspicio che il cimitero possa essere dichiarato “monumentale” «senza gravare sulle tasche dei cittadini». La ditta, che ha raccolto nel frattempo le perplessità di molti luciesi, è pronta a far partire una raccolta firme per rafforzare le proprie istanze.

Nuova luce per il Castello

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Nuova luce per il Castello arabo-svevo-aragonese, simbolo di Santa Lucia del Mela, oggetto di un intervento finalizzato all’illuminazione monumentale del sito. Il progetto è stato finanziato tramite la partecipazione al bando regionale di turismo religioso “Gratia Plena”, per un importo di 3.500 euro, e tramite il capitolo sui Beni Culturali, da cui è stata attinta la cifra di 3.900 euro. A dispetto del notevole patrimonio storico-artistico luciese, il capitolo sui Beni Culturali è di recente e temporanea istituzione, e si deve alla donazione del 25% dell’indennità di carica da parte dell’assessore Rosario Torre. Il resto dalla somma raggiunta, pari a 9 mila euro, è stato utilizzato per la nuova segnaletica turistica - in attesa di collocazione presso i principali monumenti - e per l’organizzazione di un convegno internazionale di studi storici, di cui sono in pubblicazione gli atti. I lavori di illuminazione riguardano la cinta muraria e la torre triangolare, i prospetti lato nord ed est, l’arco orientale e quello principale di ingresso, la torre cilindrica. Quest’ultima si trova attualmente chiusa ai visitatori poiché è in corso il recupero dell’antica biblioteca custodita al suo interno: con la collaborazione tra la Curia, il Comune, la Soprintendenza di Messina e il nucleo diocesano di Protezione civile il prezioso patrimonio librario costituito da 3.705 volumi - tra cui incunaboli e cinquecentine - è stato rimosso dagli scaffali per essere restituito alla comunità in condizioni adeguate. A settembre, inoltre, si terrà la cerimonia di intitolazione del piazzale antistante al filosofo calabrese Pasquale Galluppi, uno degli insigni studiosi del Seminario ospitato dalla fine del ‘600 all’interno del Castello. A completare il nuovo look del sito, l’impianto di diffusione della celebre “Ave Maria” di Schubert, offerto da un privato, e il ripristino dell’antica sirena, atteso a breve.

Lettera di Dario Piombino-Mascali per il Conferimento della Cittadinanza Onoraria

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Lettera per il Conferimento della Cittadinanza Onoraria
Comune di Santa Lucia del Mela
25 Luglio 2017


Egregio Sindaco,
Egregi Assessori,
Egregi Consiglieri,
Cari Amici,

Con grande gioia e gratitudine ricevo questo riconoscimento così importante, che mi lega ancora di più a Santa Lucia e alle sue meraviglie artistiche, a difendere le quali noi, inquilini della storia, siamo stati chiamati in causa. Luogo di opulenza straordinaria, scenario dell’opera di artisti, filosofi e intellettuali, questo piccolo gioiello dei Peloritani conserva le vestigia della sua storia millenaria, tasselli preziosi creati dall’ingegno di Andrea Calamech, Antonello Gagini, Pietro Novelli e Filippo Jannelli. Insieme all’entusiasmo che scaturisce da tanta bellezza, devo però confessarvi la mia preoccupazione sul futuro di questo luogo che i nostri padri ci hanno consegnato e che abbiamo il dovere di proteggere e conservare. Se è vero, infatti, che non sempre abbiamo una diretta responsabilità sull’integrità di ciò che abbiamo ereditato, non possiamo però negare che è l’uomo ad avere preferito il cemento alla natura, il petrolio al gelsomino. Pertanto, non posso omettere di riconoscere quanto sia importante, oggi più che mai, unirci e affrontare le numerose sfide che attendono tutti noi, e che richiederanno tutte le nostre energie affinché questa incantevole cittadina e il suo territorio possano essere preservati. In conclusione, caro Sindaco, non riesco a sincerarLa su quanto tempo e quanti sforzi saranno necessari per salvare questo ricchissimo territorio, che così tanto mi sta a cuore, dalle incurie, dalle speculazioni, dalla morte. Questo però mi sento di dirvi: sarò sempre al vostro fianco per rendere questa valle un posto migliore. Ancora una volta, permettetemi di ringraziarvi con tutto il cuore per avermi offerto la cittadinanza luciese. Accetto questo dono con grande umiltà.

Dario Piombino-Mascali

antropologo










Faraone con delegazione PD in visita a Santa Lucia del Mela

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Si è concluso a Santa Lucia del Mela il tour dell'on. Davide Faraone, accompagnato da altri membri del suo partito - il PD - in diversi centri del messinese. Un tour che, in vista delle prossime regionali, vede Faraone in giro per la Sicilia con l'obiettivo di visitare i territori e testare le alleanze prima del voto di novembre. Insieme al sottosegretario, considerato tra i possibili candidati alla presidenza, anche il deputato milazzese Tommaso Currò, l'on. Filippo Laccoto, il primo cittadino di Gualtieri Sicaminò Matteo Sciotto l'assessore alla cultura del Comune mamertino Salvo Presti. A ricevere Faraone, che ha visitato prima l'azienda agricola "La Quercia" fermandosi poi alla pasticceria "Nicòtina", i consiglieri comunali Franco Interisano e Pietro Cannuni. Un incontro informale, fuori dai palazzi istituzionali, che è stato fortemente criticato da diversi esponenti delle associazioni ambientaliste della Valle del Mela, memori delle esternazioni pro inceneritore dello stesso Faraone e di altri esponenti del partito renziano. 

"Note al Chiostro", protagonisti i giovani talenti luciesi

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Giovani talenti musicali protagonisti della terza edizione della rassegna “Note al Chiostro”, organizzata dall’Associazione “Banda musicale Randisi” di Santa Lucia del Mela, presieduta da Elisa Trifirò, in collaborazione con il maestro Maria Catena Giunta. Durante la serata, nella splendida cornice del Chiostro cinquecentesco della Chiesa Sacro Cuore, si sono esibiti i piccoli allievi della “Randisi”, in un ensemble diretto dal maestro Antonino Cigala, insieme ai musicisti e cantanti in erba delle altre realtà musicali del territorio, seguiti dai maestri Maria Catena Giunta, Antonella Trifirò, Stefano Sgrò, Antonio Merulla, Giuseppe Cattafi, Giuseppe Sgrò, del gruppo Atmosfera Blu e con la collaborazione dei maestri Alberto Colosi, Chiara Salvo e Mario Manna della Banda luciese. Un viaggio sonoro tra generi musicali diversi che, attraverso brani classici e contemporanei, ha emozionato il numeroso pubblico presente alla rassegna. Ad alternarsi sul palco i giovanissimi talenti, musicisti e cantanti, provenienti dalla Valle del Mela, da Barcellona Pozzo di Gotto e da Milazzo, alcuni dei quali iscritti in conservatorio o pronti ad intraprendere la carriera musicale. Si tratta di Tommaso Famà, Lucia Mastroieni, Sofia Giunta, Roberta Mendolia, Chiara Rizzo, Miriam Bonina, Mario Salvo, Angelo Di Paola, Giorgio Lipari, Giuseppe Calderone, Letizia Nastasi, Sabrina Lipari, Giuseppe Pagano, Rebecca Saporita, Alessandro Antonio Stracuzzi, Maria Catena Calderone, Vittorio Emanuele Chiofalo, Filippo Campo, Davide Giunta, Sophia De Mariano, Vito ed Emanuele Scattareggia, Viviana Battista, Angelo Impalà, Antonio Messina, Serena Arizzi, Salvatore Massimo Stracuzzi. Il prossimo appuntamento con la Banda musicale Randisi è in programma il 5 agosto insieme a Mario Incudine, Antonio Putzu e Antonio Vasta, in concerto in piazza Milite Ignoto in occasione dei festeggiamenti per la Madonna della Neve.

Festa Madonna della Neve, tutti gli appuntamenti religiosi e ricreativi

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Prende il via stasera con il concerto in piazza Milite Ignoto di Mario Venuti, in tour con l'album "Motore di vita", il programma ricreativo che accompagna i festeggiamenti in onore della Madonna della Neve, curato dall'apposito Comitato con il patrocinio di Comune e Regione. Ad aprire il concerto sarà Elise - nome d'arte della cantautrice luciese Elisa Salvo -, classe 1992, che dopo diversi singoli ha dato alla luce quest'anno il suo primo disco, “A cuore aperto”, dedicato ai temi che riguardano la vita dei più giovani ma non solo, dal bullismo all’anoressia, dalla solitudine alla denuncia di una società contorta e corrotta. 
Si prosegue domani sera in Piazza Beato Antonio Franco con "Music Indie Contest 2017", festival di gruppi e artisti emergenti in diretta radiofonica su Radio Zenith Messina, al quale prenderanno parte Franco Amante, la stessa Elise, Intelaiatura basimale band, Natale "Baldo" Balducci, Morrigan Band, Tiziana Merulla, LiberAzione Band, Salvoemme, American Disorient Express. Sabato gran finale in Piazza Milite Ignoto con l’esibizione della banda musicale “Randisi”, diretta dal maestro Antonino Cigala, insieme a Mario Incudine, Antonio Vasta e Antonio Putzu per lo spettacolo "Musica e Incantu". A conclusione dei festeggiamenti, gli ultimi dei dieci anni dell'Amministrazione Campo, si terrà lo spettacolo pirotecnico “Il Castello dei fuochi”, abbinato ad un concorso fotografico. 
Per quanto riguarda la parte liturgica, sabato è in programma la lunga processione del simulacro della Madonna della Neve per le vie cittadine, con partenza dal Santuario mariano sino all’arrivo in Cattedrale, dove la vara sostenuta dai portatori fa il proprio solenne ingresso attraverso l'imponente scalinata che conduce al portone principale della Basilica. Il programma dei festeggiamenti è curato dal punto di vista religioso da mons. Cesare Di Pietro unitamente a tutta la comunità del Seminario Arcivescovile di Messina e con la partecipazione delle parrocchie cittadine. 
L’antica devozione per la Madonna della Neve nella comunità, che l'ha eletta tra i suoi protettori, risale al 1526, anno in cui il celebre scultore palermitano Antonello Gagini consegnò ai notabili luciesi la splendida statua marmorea a lei dedicata e posta, prima dell’attuale collocazione al Santuario, nella chiesa ormai perduta di Santa Maria delle Celle, in contrada San Giuseppe. La festa, come attestano le fonti documentali, iniziò a celebrarsi nell’agosto del 1530, accompagnata da un palio che durava ben cinque giorni. La venerazione per la Madonna della Neve crebbe particolarmente durante il governo pastorale del Beato mons. Antonio Franco, nella prima parte del Seicento, e oggi è oggetto di studi e pubblicazioni che ne ribadiscono l’importanza nella storia della città. 



Foto del 5 agosto 2015, che ritrae il passaggio della processione lungo la via Barone Patti,
addobbata ogni anno da un'artistica infiorata 

Un inno alla bellezza. Si chiudono i riti religiosi in onore della Madonna della Neve

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«Il mare, il cielo, le stelle, Dio». E' stato un inno alla bellezza del creato, pronunciato da mons. Pietro Aliquò, a chiudere la festa religiosa dedicata alla Madonna della Neve, uno degli appuntamenti liturgici più attesi dalla comunità luciese che oggi si è stretta attorno all'immagine mariana venerata nel Santuario a lei dedicato. Ad ispirare il religioso, lo splendido scenario naturale che si apre allo sguardo di chi osserva i confini marini e terreni posti dinnanzi al borgo luciese, ma anche la solenne magnificenza della Cattedrale, che oltre il maestoso portale d'ingresso custodisce opere d'arte di straordinario valore e incomparabile bellezza. 
Prendendo la parola al termine della lunga processione che ha attraversato le vie del paese, mons. Aliquò ha inoltre ricordato la profonda devozione che il Beato Antonio Franco, il cui corpo incorrotto riposa in Cattedrale, nutriva verso la Vergine della Neve, al suo cospetto si recava a piedi nudi in pellegrinaggio. Una processione, quella di oggi, che a dispetto del caldo torrido ha visto come ogni anno una imponente partecipazione popolare, nel segno di quel legame spirituale che richiama laici e religiosi provenienti da diverse parti dell'Arcidiocesi. 
Prima dell'ingresso del simulacro nella Basilica, sorretto dagli infaticabili portatori, don Paolo Impalà ha ribadito la relazione d'amore che unisce Santa Lucia del Mela alla sua protettrice, mentre mons. Cesare Di Pietro, fresco di nomina a Vicario generale dell'Arcidiocesi, ha riflettuto dinnanzi ai devoti accorsi ai piedi della Cattedrale sullo spirito di umiltà con cui affronterà questo nuovo prestigioso incarico: «Non il potere ma il servizio - ha detto il rettore del Seminario messinese - è l'autentico spirito che deve animare la chiesa». Infine, sulle note della banda Randisi, la statua della Madonna con Bambino - le cui corone d'argento sono state restaurate dall'orafo Antonello Piccione, su donazione di Giuseppe Bella dell'azienda agricola "La Quercia" - ha percorso la ripida scalinata che conduce al portale di ingresso, accompagnata dall'applauso commosso della folla di fedeli presenti in Piazza Beato Franco. 












Vola ad Arezzo il giovane calciatore Mario Cambria, promettente talento luciese

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Mario Cambria,
selezionato nel settore giovanile dell'Arezzo
Approda all’Us Arezzo Mario Cambria, classe 2001, cresciuto nelle scuole calcio locali con un curriculum di tutto rispetto guadagnato sul campo, che comprende esperienze di formazione importanti come la partecipazione a due diverse edizioni del “Milan junior Camp” dedicato ai campioni in erba. Proveniente dall’Asd F24 Messina e seguito dal procuratore sportivo Antonio Palmieri, Mario Cambria si prepara alla nuova avventura tra gli under 17 dell’Us Arezzo dopo essere stato visionato da altre società, tra cui Chievo e Vicenza. Tra i suoi punti di forza le giocate imprevedibili e la tecnica sopraffina, combinata alla rapidità d’azione, che hanno convinto i tecnici e la dirigenza aretina ad investire sul giovane talento luciese. «È arrivato il momento che ho sempre aspettato, il momento in cui lasciare casa e amici, che per me sono come una seconda famiglia, per inseguire il sogno che ho coltivato sin da bambino – dice Mario Cambria, già entrato nel cuore dei nuovi compagni e della società. – Non è facile, ma nella vita se si vuole raggiungere un obiettivo bisogna fare molti sacrifici. Ringrazio tutti i miei mister, tutti i miei compagni di squadra, la mia famiglia e tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo percorso, che adesso mi pone davanti ad una nuova esperienza nella quale darò il massimo per migliorare giorno dopo giorno». (Katia Trifirò)

San Nicola, la festa dopo l'incendio e il ritorno alle radici

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L'uscita del piccolo simulacro dalla chiesa di San Nicola

Un inno alla cultura contadina e alla bellezza della montagna, in segno di rinascita per un luogo che ormai non ha quasi più residenti e di speranza dopo il grave incendio che un mese fa ha mandato in fumo ettari di terreno. Con questo spirito di gioia si sono conclusi nella frazione montana di San Nicola i due giorni di festa in onore della Madonna della Provvidenza, celebrata sin dai primi anni ’60 con la realizzazione della piccola chiesa votiva a lei dedicata. L’edificio, da dove è partita la processione del simulacro mariano portato a spalla lungo un tappeto di fiori, si deve all’opera di un devoto, Salvatore Alibrando, scampato miracolosamente alla guerra civile spagnola nel 1938, a Saragozza. Il programma religioso è stato curato da don Paolo Impalà, mentre il comitato festeggiamenti, con il supporto degli sponsor, ha organizzato gli eventi ricreativi con giochi popolari, sagra e musica. Per ricordare l’origine della festa, cresciuta con l’aiuto del defunto mons. Raffaele Insana, al tempo rettore del seminario luciese, la famiglia di Alibrando e gli altri volontari che ne mantengono viva la tradizione hanno proiettato un video commemorativo e rievocato il simbolo del grano e del pane benedetto. La Madonna della Provvidenza viene celebrata ogni anno nella settimana successiva al Ferragosto, che ha nella contrada Misericordia il fulcro della festa religiosa dell’Assunzione, mentre l’8 settembre attorno alla chiesa campestre di Santa Maria, nella contrada omonima, si ricorderà la Natività mariana, chiudendo il fitto calendario di appuntamenti religiosi che caratterizzano i mesi estivi nella tradizione luciese. Domenica prossima all'alba, intanto, è in programma il pellegrinaggio devozionale nella contrada di San Giuseppe con partenza dalla Cattedrale, organizzato nell'ambito dei festeggiamenti per il Beato Antonio Franco, che culminano il 2 settembre. (Katia Trifirò)

Migranti a Santa Lucia del Mela. Tra accoglienza e polemiche

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Il Calderonio, la casa di riposo che ospita i 16 migranti

L'ARRIVO
Sono 16 i migranti arrivati lo scorso mercoledì sera a Santa Lucia del Mela, su disposizione della Prefettura di Messina, e accolti presso la casa di riposo "Opera Pia Istituto Canonico Luigi Calderonio". Tra di loro un neonato di pochi mesi, tre bambine di 2, 6, 9 anni e quattro donne incinte. Ad avvisare la popolazione degli arrivi è stato il sindaco Antonino Campo con una nota affidata ai social network: "Ho chiesto ed ottenuto dal vice prefetto vicario che venissero inviati nuclei familiari con bambini - ha scritto Campo sulla pagina Facebook del Comune luciese. - Vista la continua emergenza che interessa la provincia di Messina, gli immigrati sono stati destinati all'Istituto Calderonio, che anni fa aveva dato disponibilità all'accoglienza. Il Comune, in quanto ente locale, ha seguito le varie fasi dell'accoglienza in sinergia con il Commissario del Calderonio e con il supporto dei volontari inviati dalla Prefettura e affiancati al personale dell'Istituto". Sarà dunque il Calderonio - che con una modifica al proprio statuto, ad opera del vecchio CdA, ha espressamente aperto le porte ai migranti - a farsi interamente carico del gruppo di persone arrivate nella sua struttura, come già avvenuto in questa prima settimana di permanenza.

L'ALLOGGIO
Le famiglie dovranno gestirsi in piena autonomia. Hanno diritto ad una piccola entrata corrispondente a 2 euro e 50 centesimi al giorno per ciascuno di essi. All'interno dell'ex Ipab sono state ricavate due diverse aree, per separare gli anziani ospiti della casa di riposo dagli alloggi destinati ai migranti. La divisione dei locali comprende anche le parti comuni come la terrazza. Da questo punto di vista le principali criticità potranno riguardare la gestione degli spazi al fine di garantire indipendenza a ciascuna ala dell'edificio, sia per la serena permanenza degli anziani ricoverati che per il rispetto delle esigenze dei nuclei familiari ospitati. Per questi ultimi è immediatamente partita una gara di solidarietà, sollecitata anche da un appello del sindaco Campo alla raccolta di cibi e indumenti, sebbene le modalità degli aiuti siano da concordare con le specifiche figure professionali, come mediatori e assistenti sociali, esperte in materia di accoglienza.

L'ISTITUTO
I rimborsi arriveranno alle casse dell'Istituto - in piena crisi economica - non prima di tre mesi e ad anticipare tutte le spese (tra cui quelle necessarie per l'acquisto di alimenti) è da una settimana a questa parte il Commissario dell'ente. Inoltre, è necessario in questa prima fase uno sforzo aggiuntivo da parte del personale (che da svariati mesi ormai lavora senza percepire lo stipendio), in attesa che la vita dell'Istituto trovi pieno equilibrio. "La struttura lavora al momento a mezzo regime, con 16 posti letto occupati su 33 disponibili - ha detto Campo, invitando la comunità ad astenersi dalle polemiche. - Vorrei ricordare che oltre ad essere un obbligo di legge l'accoglienza degli immigrati è anche un dovere morale di un popolo che è stato accolto". Non è la prima volta che il Calderonio, secondo quanto prevedono le sue regole, ospita gruppi di migranti, sebbene il bilancio economico l'ultima volta non ne abbia tratto alcun beneficio, come avrebbe sperato invece l'ex CdA. 

LE POLEMICHE
Molte le reazioni di dissenso che si continuano a registrare da parte dei cittadini, arrivate sin dalle prime ore anche in forma molto violenta sulle pagine Facebook. E mentre c'è chi tenta di richiamare l'attenzione sui principi basilari della convivenza civile, ricordando che apparteniamo tutti alla stessa unica famiglia umana, non manca chi riversa su questi disperati il proprio odio, criticando aspramente la scelta dell'amministrazione comunale di aprire le porte della comunità all'arrivo dei migranti. Non aiutano certo i processi di comprensione e di integrazione le tante "bufale" spacciate sul web e le vignette chiaramente razziste che sovrappongono Islam e terrorismo, confondendo del tutto le questioni in gioco e puntando sul senso di timore e di insicurezza che pervade la società. Ma il clima generale di paura del diverso e di intolleranza che si respira nell'ex Belpaese, stritolato dalla disoccupazione, dalla corruzione e dalla seria difficoltà da parte dello Stato a garantire servizi e diritti, finisce per generare aberrazioni che dovrebbero essere sanzionate, facendo dimenticare e rimuovere completamente la storia recente al punto da inneggiare addirittura a quell'Adolf Hitler tristemente noto per essere il più feroce criminale che l'umanità abbia conosciuto. 

L'INVASIONE
Dati alla mano, la presunta "invasione"è una gigantesca fake news spacciata per realtà. A dirlo sono i fatti, sebbene chiunque provi contestare che l'Italia sia "invasa" viene messo all'indice o fatto fuori, come è successo al sindaco Giusi Nicolini a Lampedusa. Lo stesso Papa Francesco, inascoltato, ripete che dietro ai numeri ci sono esseri umani, donne, uomini, bambini, una umanità sofferente che fugge dall'inferno di guerre, pulizie etniche, regimi sanguinari, disastri ambientali, povertà assoluta. Riportiamo le parole del giornalista Umberto De Giovannangeli, esperto di Medio Oriente e Islam, tratte da un articolo pubblicato sul suo Blog su "Huffington Post":

Dicono: "Vengono tutti in Italia!". Falso. In realtà, la maggior parte dei migranti non si "imbarca" per l'Europa. Degli oltre 65 milioni di persone costrette alla fuga nel 2015, l'86% è rimasto nelle aree più povere del mondo: il 39% in Medio Oriente e Nord Africa, 29% in Africa, 14% in Asia e Pacifico, 12% nelle Americhe, solo il 6% in Europa. In Italia si trovano 118.000 rifugiati (ovvero 1,9 ogni 1000 italiani) e 60.000 richiedenti asilo.

L'Italia è agli ultimi posti in Europa per incidenza dei rifugiati sulla popolazione totale. Rilanciano: "Sono pericolosi!". In realtà, sono più vulnerabili che pericolosi. Studi internazionali negano una corrispondenza diretta tra l'aumento della popolazione immigrata e le denunce per reati penali. Se sono molti i detenuti stranieri nelle carceri italiane (34%), è dovuto a fattori precisi.

Per esempio, a parità di reato gli stranieri sono sottoposti a misure di carcerazione preventiva o controlli molto più spesso degli italiani. Insistono: "Li trattiamo meglio degli italiani. Accolti, serviti e riveriti. Mentre gli italiani faticano ad arrivare a fine mese e molti non hanno una casa, gli immigrati alloggiano in hotel e ricevono 35 euro ogni giorno. Tutti soldi sottratti a bisogni primari di molti cittadini italiani...".

Altra "sparata". In Italia, il sistema di accoglienza è gestito dal Ministero dell'Interno e comprende centri di prima e seconda accoglienza. L'insieme delle strutture ordinarie e dei servizi predisposti dalle autorità centrali e dagli enti locali è largamente insufficiente, tanto che più del 70% dei richiedenti asilo è attualmente ospitato in strutture temporanee e straordinarie.

La carenza di posti è aggravata anche dalle lungaggini burocratiche che protraggono i tempi di permanenza delle persone all'interno delle strutture, togliendo spazio ai nuovi arrivati. Il risultato è che i centri sono sovraffollati, con personale, strutture e servizi insufficienti a rispondere ai bisogni dei migranti e delle comunità di accoglienza.

Riguardo ai 35 euro, questi soldi non vanno in tasca ai richiedenti asilo, ma agli enti che si occupano della gestione dei centri e ne sostengono i costi (affitto delle strutture, salari per gli operatori, vitto e servizi di base per gli ospiti). In media, solo 2,5 euro al giorno - il cosiddetto "pocket money" - vengono corrisposti direttamente al richiedente asilo per le sue piccole spese quotidiane (ricariche telefoniche per chiamare i parenti nei paesi d'origine, acquisti di generi alimentari e non, etc...). Questi fondi per l'accoglienza vengono peraltro stanziati in parte rilevante dall'Unione Europea.

Quelli più "aperti", suggeriscono: "Aiutiamoli a casa loro. È un errore continuare ad accogliere persone provenienti da Paesi poveri. Da noi non troveranno un futuro migliore. L'unico intervento ragionevole è mandare gli aiuti nei loro Paesi: solo così si eviterà che masse di poveri invadano l'Europa". In realtà, la comunità internazionale da decenni si pone come obiettivo di eliminare la fame e la povertà estrema ma, nonostante sforzi e investimenti, i risultati sono ancora insufficienti.

Gli aiuti internazionali da soli non bastano a consentire il rientro a casa in sicurezza di chi fugge da conflitti, persecuzioni e violenza, e in alcuni contesti l'instabilità è tale che non esistono le garanzie minime di sicurezza per mantenere programmi di assistenza. Queste e altre falsità imposte come "verità", sono smantellate da Medici Senza Frontiere, l'organizzazione internazionale che dà assistenza medica dove c'è più bisogno, ha lanciato la campagna online "Anti-slogan", un'iniziativa che punta a sfatare le dieci leggende sulla migrazione con risposte e dati "basati sulla realtà dei fatti, per diffondere un'informazione corretta e senza preconcetti".

(Qui l'articolo completo: http://www.huffingtonpost.it/umberto-de-giovannangeli/siamo-invasi-dai-migranti-la-piu-grande-tra-le-fake-news_a_23006106/)

Katia Trifirò




Magic Johnson e Samuel L. Jackson scambiati per migranti.
La foto che scatena i pregiudizi


Sulle orme del Beato, si apre domani il programma festivo

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IL PROGRAMMA
Le comunità di Santa Lucia e San Filippo del Mela unite simbolicamente dalla figura del Beato Antonio Franco e dalla condivisione degli appuntamenti devozionali che accompagnano la celebrazione del religioso ribattezzato il “San Francesco di Sicilia”, nel quattrocentesimo anno dal suo arrivo nell’antica Prelatura Nullius luciese. Ad aprire i solenni festeggiamenti, che culminano sabato prossimo, sarà il viaggio mariano di domani, "Sulle orme del Beato", con il busto reliquiario dalla Cattedrale luciese – dove riposa il corpo incorrotto del Servo di Dio morto in odore di santità il 2 settembre 1626 – sino alla contrada campestre di San Giuseppe. 
Nel pomeriggio di giorno 2, invece, il busto sarà accompagnato in pellegrinaggio dalla parrocchia di San Filippo sino alla Cattedrale, unendosi al corteo luciese di devoti in partenza dalla parrocchia Sacro Cuore; infine, alle 19 è in programma la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Giovanni Accolla. 
Il programma ricreativo, che comprende la visita alle reliquie del Beato nel Palazzo vescovile, mostre fotografiche, giro bandistico votivo, spettacoli, sagre e l’atteso appuntamento con il “Mankarru Folk Festival”, è a cura del comitato festeggiamenti luciese con il supporto di sponsor e volontari, mentre a San Filippo del Mela è stato curato dall’associazione “A Sena”. Coinvolte le parrocchie dei Santi Filippo e Giacomo, con i frati conventuali, e quella di Santa Maria Assunta retta da don Paolo Impalà. 

IL BEATO
La causa di Beatificazione di Antonio Franco, dopo un lungo e tortuoso cammino attraverso i secoli, si è conclusa il 2 settembre 2013 nella Cattedrale di Messina con una cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato. Tutta la vita breve vita del Pastore luciese è stata caratterizzata da grazie prodigiose e testimonianze di guarigioni inspiegabili, cui si aggiunge l’intensa attività di intervento sociale connessa alle sue funzioni, in un contesto storico dominato dalla concentrazione del potere politico nelle mani di nobili ed ecclesiastici e segnato dalle condizioni di miseria della maggior parte della popolazione, sfruttata e oppressa. 
Proveniente dalla Spagna, dove era rimasto 10 anni presso la corte del re Filippo III come Cappellano d’onore, Franco si occupa sin dall’ingresso nella Prelatura Nullius di Santa Lucia del Mela, il 18 maggio del 1817, non solo della cura delle anime ma anche delle profonde ingiustizie contro i poveri e i contadini: emana decreti contro gli usurai, ammonisce i vizi degli uomini di chiesa, cura personalmente malati e lebbrosi, consola gli afflitti e vive poveramente, sottoponendosi a penitenze durissime. Alla causa di Beatificazione hanno contribuito, attraverso i secoli, intere generazioni di devoti, studiosi, personaggi illustri, storici, uomini di chiesa. Le fonti archivistiche e le biografie descrivono mons. Franco con tutti i crismi di una “santità eccellente”, che, ancora prima del riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa, ne hanno fatto storicamente uno dei protettori della valle del Mela.










Sulle orme del Beato: pellegrinaggio penitenziale

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Stamattina si è svolto il tradizionale pellegrinaggio dalla cattedrale fino alla contrada San Giuseppe, dove sorgeva la chiesa che custodiva il simulacro marmoreo della Madonna della neve scolpita nel 1529 da Antonello Gagini, oggi venerata nell'omonimo santuario.
Per la prima volta quest'anno sono stati portati in processione anche la catena che il vescovo Antonio Franco usava come strumento di penitenza e il busto reliquiario del Beato.
Questo avvenimento oltre ad essere una manifestazione di devozione popolare è anche un momento nel quale si ha la sensazione di fare un viaggio a ritroso nel tempo: si percorre la stessa strada che percorreva Beato Antonio Franco, si recitano le stesse preghiere e, camminando nei sentieri di campagna, è inevitabile ricordare il miracolo che egli ha fatto mentre si recava in contrada san Giuseppe.

"In uno dei frequenti pellegrinaggi incontrò una fanciulla da più tempo cieca; 
al vederla si commosse, la benedisse e con la saliva le unse le palpebre. 
Ci vedi? le chiese ed essa rispose: Un tantino! 
tornò a benedirla e a ripeter il gesto che le ridonò la vista."


Busto reliquiario argenteo in cattedrale






 
Celebrazione della S. Messa

Processione di ritorno in cattedrale







FONTI BIBLIOGRAFICHE CITAZIONE: 

"Messaggero di bene" il Servo di Dio Mons. Antonio Franco di Salvatore Cambria

Comunicato congiunto dell'ADASC e del Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela

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E’ ancora in corso il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria di Milazzo, ove si decide in pratica quanto la Raffineria sarà autorizzata ad inquinare nei prossimi anni.

L'ADASC (Associazione per la Difesa dell'Ambiente e della Salute dei Cittadini) ed il Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela sono intervenuti per la seconda volta all'interno della procedura.

Le due Associazioni hanno infatti inviato una corposa relazione contenente osservazioni critiche alla documentazione presentata dall'industria, nonché alcune precise richieste volte ad una significativa riduzione dell’inquinamento e del rischio sanitario.

Oggi esistono le tecnologie per ridurre drasticamente le emissioni di agenti inquinanti da parte della Raffineriama quest’ultima appare restia ad applicarle perché ciò richiederebbe corposi investimenti.

Nella proposta della Raffineria infatti non è affatto contemplata l’implementazione di tutte le tecnologie applicabili capaci di abbattere in modo sostanziale l'inquinamento delle matrici ambientali. Inoltre l’azienda ha controdedotto rispondendo negativamente sia alle prime osservazioni inviate dalle associazioni, sia al parere del Ministero della Salute che, con il supporto tecnico-scientifico dell'istituto Superiore di Sanità, ha raccomandato parametri restrittivi per diverse tipologie di inquinanti dannosi.

Evidentemente l’azienda preferisce continuare ad investire in sponsorizzazioni, nel tentativo non tanto velato di zittire le coscienze, piuttosto che investire per ridurre l’inquinamento ed i rischi per la salute.

E’ bene precisare che una riduzione delle emissioni della Raffineria dovrebbe essere imposta innanzitutto per esigenze di salute pubblica, specie dopo una mole di studi scientifici, sanitari ed epidemiologi e le raccomandazioni dettate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Valle del Mela. 

Ad esempio uno studio condotto dall’Università di Messina ha rilevato un’incidenza di acromegalia (una patologia endocrina di origine tumorale)  piu’ che doppia nel comprensorio del Mela rispetto al resto della Provincia, ipotizzando il probabile ruolo degli idrocarburi aromatici.

Le campagne di monitoraggio ARPA in effetti hanno spesso riscontrato elevate concentrazioni di idrocarburi non metanici nell’aria del comprensorio a seguito delle segnalazioni di odori molesti che spesso si sentono provenire dalla zona industriale; negli anni l'ARPA ha chiarito come tali composti provengano verosimilmente proprio dai cicli produttivi della Raffineria.

L’applicazione del principio di precauzione, sancito a livello europeo, richiederebbe dunque l’adozione di tutte le misure possibili per ridurre al minimo le emissioni della Raffineria. Misure che oggi esistono e sono perfettamente applicabili, eppure la loro prescrizione da parte del Ministero dell’Ambiente non è affatto scontata. 

Per ottenere questo importante risultato è fondamentale che le amministrazioni coinvolte nella procedura (Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, Città Metropolitana, Regione) richiedano con forza e determinazione l'applicazione di ben precise BAT (migliori tecnologie disponibili) evidenziate nelle osservazioni delle due Associazioni. Peraltro l’applicazione di tali tecnologie creerebbe economia ed occupazione, in quanto richiederebbe considerevoli investimenti da parte dell'industria. 
Nella corposa relazione delle due associazioni sono state richieste anche una notevole restrizione dei limiti emissivi, compatibilmente con la prescrizione delle BAT anzi dette, misure capaci di abbattere le emissioni odorigene, un sistema efficiente di monitoraggio ambientale, l’applicazione del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 da poco approvato in merito alla progressiva eliminazione degli impianti, la progressiva riduzione della capacità di petrolio da trattare, la verifica del rischio di incidente rilevante (soprattutto in relazione ai serbatoi più vicini alle abitazioni): insomma una vera e propria rivoluzione, ma soprattutto una rivoluzione possibile e fattibile

Chiediamo ai Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, alla Città Metropolitana di Messina ed alla Regione Siciliana di assumere al più presto una posizione ufficiale in merito a tali osservazioni, sia di fronte ai cittadini che in seno alla procedura in corso, a tutela dei cittadini e del territorio in tutte le sue componenti. 

ALSA: 2° Giornata della Salute e della Prevenzione

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Visite, esami e consulti medici del tutto gratis per favorire e promuovere la cultura della prevenzione sanitaria che, in moltissimi casi, può salvare la vita. Nasce con questo scopo, dopo il successo della precedente edizione, la seconda “Giornata della Salute e della Prevenzione”, in programma domani (domenica) presso il Chiostro del Sacro Cuore per iniziativa dei volontari Alsa, l’Associazione Luciese per la Salute e l’Ambiente da sempre in prima linea sui temi della salute e della sicurezza del territorio. 
La giornata prevede alle 8.30 l’inizio delle visite e alle 12 la chiusura dell’accettazione. 
Gli specialisti che presteranno il proprio servizio sono l’endocrinologo Stefano Squadrito, l’oncologa Rosalba Rossello, l’ecografista Domenico La Rosa, il cardiologo Domenico Magliarditi, lo pneumologo Giuseppe Muscianisi, la dermatologa Caterina Ferrara. Le visite preliminari saranno a cura della dott.ssa Tiziana Caporlingua mentre i volontari soccorritori “Misericordia” di Spadafora si occuperanno di controllo glicemico e pressione. 
L’accesso alle visite è aperto a tutti. È consigliabile a chi desidera usufruirne portare eventuali referti medici di esami precedenti.

Raccolta differenziata, tra novità e problemi

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La struttura di contrada Bellone, recentemente ripulita,
dove dovrebbe sorgere l'isola ecologica


RIFIUTI, NUOVO AFFIDAMENTO

Scadrà il prossimo 15 ottobre l’affidamento del servizio comunale di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti alla ditta “Ionica Ambiente s.n.c.” di Floridia, selezionata da un’apposita commissione tecnica in seguito all’indagine di mercato alla quale hanno preso parte anche altri due operatori, compresa la “Ecolandia s.r.l.” di Catania che, sin dall’avvio della differenziata sul territorio luciese, ad aprile 2015, si era aggiudicata il servizio. E mentre rimane immutato il calendario che fissa i giorni per il conferimento dei diversi tipi di rifiuti da parte delle utenze, così come il lavoro del personale addetto alle fasi del “porta a porta”, alla scerbatura e allo spazzamento stradale, l’incognita riguarda le modalità di prosecuzione del servizio, nelle more dell’avvio della gestione intercomunale dei rifiuti prevista nel piano di intervento dell’ARO Valle del Mela. Verosimilmente, considerando che i termini per l’avvio slitteranno oltre quelli previsti, alla scadenza dell’affidamento – che ha previsto un impegno spesa poco al di sotto dei 40 mila euro – il Comune luciese procederà con una proroga alla “Ionica Ambiente s.n.c.” o con l’emanazione di un nuovo avviso pubblico. 

DIFFERENZIATA: I DATI DEGLI ULTIMI MESI

Per quanto riguarda i dati relativi alle percentuali di differenziata prodotta, dopo i buoni risultati di giugno, pari al 52%, l’estate fa registrare purtroppo un vertiginoso calo a picco, passando dal 31,2% di luglio sino al 28,4% di agosto. In termini numerici, l’indifferenziata passa cioè dalle 84 tonnellate di giugno alle oltre 139 mila dell’ultimo mese, a causa del fatto che a luglio ed agosto anche l’umido è finito in discarica, in seguito alla chiusura dell’impianto di compostaggio di Ramacca, punto di riferimento della Sicilia orientale. «Una batosta per il nostro territorio, in linea d’altra parte con i dati di molte realtà regionali – commenta l’assessore all’igiene pubblica e alla raccolta differenziata Rosario Torre –, con l’unica speranza che l’umido prodotto a settembre possa essere conferito nel nuovo impianto di Belpasso. A due anni e mezzo dall’avvio della differenziata possiamo dirci complessivamente soddisfatti, anche se permangono delle criticità, come la mancata attivazione, per mere questioni economiche, del Centro Comunale di Raccolta», l’isola ecologica che dovrebbe sorgere in contrada Bellone. 

GLI ABUSI E LA VIGILANZA DI "FARE AMBIENTE"

Si è conclusa intanto l’attività di informazione e prevenzione dell’associazione “Fare Ambiente”, ingaggiata nel marzo scorso dal Comune tramite un protocollo d’intesa per coadiuvare la polizia municipale nel controllo e nella segnalazione dei comportamenti scorretti, vigilando sia sul corretto conferimento dei rifiuti sia sugli abusi, che riguardano soprattutto l’abbandono illecito dell’immondizia negli spazi pubblici e in prossimità dei torrenti.

(Katia Trifirò)
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